L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato alla società E-Commerce Specialist S.r.l. una sanzione amministrativa pecuniaria di 360.000 € (trecentosessantamila euro) per non aver messo fine a due pratiche scorrette nei confronti dei consumatori.
Lo scorso 18 ottobre 2022, con il provvedimento n. 30349 (PS12240), l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha accertato la scorrettezza delle pratiche commerciali poste in essere dalla società E-Commerce Specialist S.r.l. (ECS) e consistenti:
- nella diffusione di informazioni ingannevoli sulle caratteristiche e i tempi di consegna dei prodotti venduti attraverso il proprio sito internet;
- nell’adozione di modalità scorrette del processo di vendita online e nella ritardata/mancata consegna dei prodotti venduti online, nell’omessa o inadeguata fornitura del servizio di assistenza post-vendita e nell’ostacolo all’esercizio dei diritti di recesso e rimborso dei consumatori.
La società aveva 60 giorni di tempo per adottare misure atte ad evitare i comportamenti illeciti e trasmettere una relazione all’Autorità. Ma ECS non ha trasmesso la relazione e da accertamenti svolti, risulta che non ha modificato il sito internet Hwonline e non ha cessato le condotte relative alle mancate consegne, ai mancati rimborsi e, più in generale, alla mancata assistenza alla clientela. Infatti il sito citato continuava a riportare le medesime indicazioni circa la disponibilità dei prodotti e i tempi di consegna degli stessi che sono state ritenute non corrette e idonee a pregiudicare il comportamento del consumatore; risultava, inoltre, persistere la gestione con modalità scorrette del processo di acquisto online. Anche dai siti internet di recensione delle esperienze dei consumatori (cfr., ad esempio, Trustpilot, Eshoppingadvisor) continuavano a comparire lamentele e censure in ordine al comportamento di ECS il quale, a fronte dell’acquisto di prodotti regolarmente pagati, a distanza di vari mesi dall’acquisto, non consegnava detti prodotti e non rimborsava quanto pagato.
L’Antitrust ha quindi contestato, con provvedimento n. 30502 del 28 febbraio 2023, a E-Commerce Specialist S.r.l di non aver rispettato la delibera dello scorso 18 ottobre. L’Autorità ha quindi provveduto a rifare le verifiche e le valutazioni necessarie che hanno portato all’erogazione di una sanzione pari a 360.000 € (trecentosessantamila euro).
Le regole da seguire quando si acquista on line
Il commercio elettronico è sempre più diffuso anche in Italia (vedi qui) anche se un certo timore è sempre presente, come evitare i problemi?
PRIMA DELL’ACQUISTO
Attenzione alle condizioni di vendita. Prima di iniziare la procedura di pagamento, devi cercare sul sito le condizioni di vendita. Di solito si trovano nella sezione “shopping”, “guida all’acquisto”, “condizioni generali” o “carrello”. È bene stamparle e leggerle con calma. Se hai dubbi o vuoi chiedere chiarimenti, scrivi al venditore. Ogni sito ha un indirizzo email.
E se qualcosa non va per il verso giusto? Stampa la pagina del sito: se la transazione si dovesse interrompere e non sei certo dell’esito, inviala tramite raccomandata al venditore (e, per conoscenza, anche a chi ha emesso la carta di credito e alla tua banca), scrivendo che l’acquisto non è andato a buon fine e che quindi non deve essere addebitato sul tuo conto.
I sistemi di sicurezza internazionali. Assicurati che il sito sul quale stai acquistando utilizzi sistemi di sicurezza internazionali (quelli contrassegnati dal lucchetto in basso a destra sullo schermo) e ricorda che l’indirizzo dei siti protetti inizia sempre con https, con la s finale.
Nel caso di computer pubblici o condivisi. È buona norma non utilizzare la carta di credito su computer pubblici o condivisi come negli internet cafè: altre persone potrebbero accedere ai tuoi dati.
DOPO L’ACQUISTO
Controlla l’estratto conto della carta. Tieni costantemente sotto controllo l’estratto conto della tua carta di credito. In caso di problemi è fondamentale contestare le spese effettuate illegalmente da terzi tempestivamente. Comunica con l’ente che ha emesso la carta per farla bloccare e fai la denuncia.
Il venditore è responsabile. Non cambia nulla rispetto a un acquisto in un negozio fisico. Il venditore anche se online è responsabile nei confronti del consumatore. Deve rispondere per eventuali difetti del prodotto consegnato, garantendo la riparazione, la sostituzione a richiesta del cliente o il rimborso. Il prodotto acquistato su internet, inoltre, deve avere tutte le caratteristiche promesse e indicate dall’etichetta o dalla pubblicità: in caso contrario, avete diritto alla sostituzione dell’oggetto entro il più breve tempo possibile. Per questo tipo di interventi (costi di spedizione per la sostituzione, materiali e mano d’opera per una riparazione.…) il venditore non deve chiedervi nessun esborso. Tutte le spese sono a suo carico. La garanzia, come quella di ogni altro prodotto, vale 24 mesi dalla consegna e deve essere fatta valere entro due mesi dalla scoperta del difetto.
Cambiare idea. Se all’arrivo del prodotto acquistato avete cambiato idea, non vi preoccupate, la legge vi permette di rimandarlo indietro e il venditore è tenuto a rimborsarvi. Si chiama «diritto di recesso» e lo potete esercitare senza fornire alcuna giustificazione. Per farlo dovete inviare entro 14 giorni dalla consegna del prodotto acquistato una raccomandata a/r all’indirizzo del venditore. Potete comunicare la vostra intenzione anche via email, ma solo se previsto dal contratto che avete firmato. Il periodo per esercitare il recesso sale a 12 mesi se il fornitore non vi ha informato correttamente dei vostri diritti. Entro 14 giorni dovete restituire la merce a vostre spese. Se effettuate il diritto di recesso in modo corretto (rispettando tempi e modi previsti), il venditore è tenuto a risarcirvi il prima possibile, entro un limite di tempo fissato a 14 giorni, senza alcun tipo di addebito.
Il prodotto non arriva. Se la merce non arriva, bisogna sollecitare il venditore con una lettera di diffida in cui si intima di effettuare la consegna nei 15 giorni successivi. Se non si riceve risposta il contratto si intende risolto e il prezzo deve essere restituito da parte del venditore. Se il venditore non dà segni di vita, non resta che andare dinnanzi ad un giudice, ma bisogna avere la prove. A tal proposito è importante salvare tutte le comunicazioni con il venditore e il pagamento effettuato.