"Ho ricevuto da Enel Energia una bolletta di circa 910 euro per i consumi di dicembre/gennaio, lo scorso anno era di 240 euro con un consumo superiore (334 mc contro 279 mc), sono in difficoltà." Questa è una delle tante segnalazioni che stiamo ricevendo ai nostri sportelli, perché è successo ma soprattutto cosa si può fare?
Con l'arrivo delle ultime bollette soprattutto di Enel Energia, uno tsunami si è abbattuto sui consumatori e sui loro portafogli. Il polso della situazione sono i nostri sportelli dove decine di consumatori si rivolgono spaesati e increduli, lamentando difficoltà a fare fronte agli importi richiesti.
Ma perché è accaduto?
Per rispondere a questa domanda, dobbiamo fare un passo indietro e tornare al 2022. In quell'anno di turbolenza nei prezzi di luce e gas, molti consumatori decisero di passare dal prezzo variabile al prezzo fisso con l'obiettivo di mettersi al riparo da repentine impennate delle tariffe. Questi contratti avevano però una durata limitata nel tempo, la stragrande maggioranza era di 12 mesi. Alla scadenza, ove il consumatore non avesse cambiato fornitore/contratto, sarebbe entrato in vigore un nuovo prezzo con una identica durata. Ovviamente per porter permettere al consumatore di fare la scelta giusta, questi deve essere informato con ampio anticipo di cosa andrà a pagare con il nuovo contratto. Infatti Arera per tutelare il consumatore dai cambiamenti inaspettati ha regolato la modifica unilaterale e il rinnovo del contratto luce, stabilendo dei tempi precisi per comunicare tale variazione e la procedura da seguire. E qui sorgono i problemi...
Le regole di Arera
Un fornitore alla scadenza dell’offerta può cambiare le condizioni economiche previste fino a quel momento ma deve assolutamente avvisare con largo anticipo il consumatore della modifica. In pratica, la comunicazione deve essere scritta e recapitata minimo 3 mesi prima dell’attivazione delle nuove condizioni, cioè prima dello scadere dell'offerta in vigore.
Arera ha stabilito che il preavviso avviene, a seconda delle modalità di contatto scelte dal cliente nel momento della sottoscrizione del contratto, tramite:
- comunicazione scritta inviata per posta;
- comunicazione scritta per e-mail.
Inoltre il fornitore non è tenuto a inviare una specifica comunicazione per le variazioni dei prezzi dovute all’applicazione delle clausole contrattuali di indicizzazione o di adeguamento automatico, cioè se la modifica della tariffa era già prevista nel contratto originario, gli aggiornamenti verranno comunicati non con un’apposita lettera ma nella prima bolletta sulla quale vengono applicati.
Una volta ricevuta la comunicazione ci sono due alternative: accettare o cambiare.
I problemi
Purtroppo moltissimi consumatori non hanno visto la comunicazione (in alcuni casi era finita nello spam) oppure non l'hanno neppure ricevuta. In quest'ultimo caso, il codice di condotta commerciale approvato da Arera scarica sui clienti l'onere di dimostrare di non aver mai ricevuto la comunicazione. In pratica l’onere della prova ricade sulle spalle della parte più debole. Questo anche quando la nuova tariffa viene di fatto scoperta solo alla ricezione della bolletta.
Il prezzo del gas
Molti consumatori si sono trovati con il prezzo del gas passato da 0,60 a 2,50 euro al metro cubo e, complice i mesi estivi in cui il consumo è ai minimi, la scoperta del prezzo cambiato è arrivata con le bollette dei mesi invernali. Al danno si aggiunge la beffa, perché i prezzi del gas sono attualmente i più bassi dal febbraio 2021.
Cosa fare?
Si può fare reclamo ad Enel Energia e se la risposta non arriva entro 30 giorni o non è soddisfacente, si può procedere con il servizio di conciliazione presso Arera.
Se sei in difficoltà ad effettuare queste operazioni oppure desideri una consulenza non ti proccupare, i nostri sportelli sono a tua disposizione, telefona allo 041/5330832 - 833 oppure invia una mail a
Adiconsum nel frattempo si è attivata in primis per chiedere ad Arera la revisione del sistema di comunicazione delle variazioni di prezzo e/o contrattuali, attualmente fortemente penalizzante per i consumatori. Ma le nostre richieste non si limitano a questo perché bisogna rimettere mano a diversi altri aspetti in un mercato dove la liberalizzazione sta creando parecchi problemi ai consumatori.