L’inflazione e il caro bollette stanno avendo pesanti ripercussioni sui portafogli delle famiglie che reagiscono andando a fare la spesa nei discount dove i prezzi sono più bassi ma la qualità?
Sempre più consumatori se devono fare la spesa si recano in un discount come certificato dagli ultimi dati elaborati da Nielsen like4like per Fida Confcommercio e Federdistribuzione che mostrano un aumento del 10% nel fatturato di settembre che conferma un trend al rialzo già iniziato da svariati mesi. Dati confermati anche da Istat che nella sua ultima indagine, ha fotografato un aumento del 12,3% del fatturato dei discount, lasciando a quasi 5 punti di distacco ipermercati e supermercati.
I discount nascono in Germania, nel secondo dopoguerra per cogliere il principale bisogno dei consumatori tedeschi in un momento storico di forte difficoltà economica, avere prodotti a basso costo. In Italia il primo discount arriva nel 1992 ma il successo, nei primi anni, non è paragonabile a quello ottenuto in Germania.
Poi la situazione cambia grazie anche a modifiche estetiche che migliorano l’immagine del discount nella percezione del consumatore italiano.
Perché i prodotti nei discount costano meno?
La caratteristica fondamentale dei discount sono i prezzi bassi, scelta conseguente a precise scelte commerciali, che possono riassunte per sommi capi:
- minor assortimento;
- vendita di marche meno conosciute;
- abbattimento dei costi per l’allestimento e il personale;
- negozi di superficie minore;
- abbattimento del guadagno percentuale (con lo scopo di aumentare il guadagno totale puntando al volume di vendita);
- ottimizzazione dei sistemi di approvvigionamento e distribuzione.
Prodotti di sottomarca (ma di buona qualità)
Spesso i discount si servono di marchi di fantasia per i propri prodotti e questo gli permette di avvalersi di diversi vantaggi:
- possibilità di creare opposizioni cromatiche nell’esporre i prodotti;
- possibilità di cambiare, se necessario, il fornitore;
- identificazione non immediata fra la catena ed il prodotto in vendita.
Tante volte i prodotti risultano lavorati da aziende “famose” che agiscono come fornitori per la catena di discount. Queste situazioni nascono da precise strategie aziendali volte a diversificare la commercializzazione seguendo diversi canali di vendita e un diverso posizionamento sul mercato. Consci di questo, è possibile fare ottimi affari, portando a casa prodotti di qualità a prezzi più bassi.
Prendiamo il latte commercializzato con il marchio «Latteria», notiamo che in etichetta si legge anche «solo latte italiano». Se poi il nostro sguardo si concentra sulla parte in basso a destra, possiamo leggere che è prodotto per Lidl Italia s.r.l. da Granarolo s.p.a.