Cresce la domanda di prestiti personali tra le famiglie italiane. Lo dicono le statistiche, ma la scelta è sempre la migliore? Come districarsi tra offerte e scegliere quella più adatta alle nostre esigenze?
Dall’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF sul credito alle famiglie italiane (Fonte Eurisc – il Sistema di Informazioni Creditizie gestito da CRIF) risulta che la richiesta di credito da parte delle famiglie resta alta anche nei primi sei mesi del 2022 (+24,5%), con un numero di istruttorie presentate alle aziende di credito che supera i livelli che pre-pandemia. Mentre si riduce l’importo medio richiesto che è di 8.810 Euro (-7,6% rispetto allo stesso periodo del 2021) che indica un utilizzo del credito anche per finanziare importi contenuti. Insomma, si chiede il prestito per sposarsi, per acquistare l’auto nuova o l’ultimo modello dello smartphone. D’estate c’è anche chi chiede il prestito personale per andare in vacanza. Agosto in città non piace a nessuno. Le banche lo sanno e, con la scusa di lisciare il pelo al cliente, promuovono prestiti golosi complice il rapporto di fiducia e longevità. Non sempre, però, la banca dove abbiamo il conto corrente, ci riserva le migliori condizioni di prestito.
Il TAEG, il valore di riferimento
È difficile stare a galla tra percentuali, tassi e sigle come TAEG e TAN. Ma se scegli di chiedere un prestito, ti conviene capire bene di cosa si tratta. Il TAEG è l’indicatore sintetico del costo del finanziamento formato da due voci:
1. le spese che il consumatore deve sostenere per ottenere e pagare il finanziamento;
2. il tan, cioè il tasso d’interesse annuo nominale.
È proprio il valore complessivo del TAEG, quindi, che dovrà guidare la scelta del prestito. Fai attenzione, se scegli di non affidarti alla tua banca e chiedere il prestito ad altre banche che erogano i prestiti solo ai loro clienti, ti verrà chiesto di aprire un conto presso di loro. Ricorda che il costo del conto corrente e l’imposta di bollo devono, per legge, essere incluse nel TAEG. Inoltre non farti affascinare dalle pubblicità in cui il TAEG è relegato in una noticina a piè di pagina: verifica il valore riportato.
Alcuni consigli per non sbagliare
- Il tuo obiettivo è quello di ottenere il prestito alle migliori condizioni e senza fregature. Sfrutta tutti gli strumenti che ti possono aiutare per fare i confronti:
- prima di affidarti a qualsiasi operatore di mercato verifica che sia iscritto nel registro dei mediatori creditizi o degli agenti in attività finanziaria. Puoi consultare i due elenchi su questo sito: clicca qui. Oppure negli elenchi sul sito della Banca d'Italia (sezione vigilanza) dove si trovano le banche e le finanziarie;
- chiedi sempre il modulo europeo informazioni europee di base sul credito ai consumatori chiamato IEBCC o EBIC o SECCI. È tuo diritto ottenerlo senza lasciare i dati personali o reddituali;
- consulta i tassi medi delle operazioni di finanziamento ai fini della definizione del tasso usuraio che la Banca d’Italia pubblica ogni tre mesi;
- chiedi una copia del contratto di finanziamento prima della firma. E’ un tuo diritto, senza spese: nessuna condizione economica o giuridica può essere applicata se non è riportata per iscritto sul contratto, dunque leggi bene tutto prima di firmarlo;
- se la banca o la finanziaria ti obbliga a comprare la sua polizza per erogare il finanziamento fa una pratica scorretta, puoi segnalarla all’Antitrust.
- un mediatore o un agente in attività finanziaria spesso si fa pagare le commissioni per la sua attività di mediazione o consulenza. Il compenso deve essere però trattato e comunicato al cliente prima della conclusione del contratto e deve dunque risultare anch’esso per iscritto;
- cerca di evitare il più possibile gli operatori che ti chiedono in anticipo, prima dell’erogazione del finanziamento, un compenso. In alcuni casi, infatti, può essere previsto anche che la spesa rimanga all’intermediario anche se non ha erogato il prestito. E qui scatta la possibilità di truffa. Ci viene infatti segnalato che in alcuni casi viene subito fatta pagare la commissione anche se in realtà il mediatore sa per certo che il prestito non verrà mai erogato. In questi casi ci troviamo di fronte a un comportamento scorretto e illecito che può essere segnalato ad Antitrust e Banca d’Italia.
Il 29 settembre abbiamo effettuato una simulazione, chiedendo un prestito di 8.000 euro per spese mediche, rimborsabile in 60 rate mensili (5 anni). Abbiamo dichiarato di essere residenti a Verona, avere 37 anni e lavorare in una azienda privata con contratto a tempo indeterminato.
L’offerta migliore aveva un Taeg di 5,87 e una rata mensile di 153,62 euro, la peggiore un Taeg di 12,29% e una rata mensile 176,14 euro. In entrambi i casi non eravamo clienti.
La differenza tra la migliore e la peggiore è di 22,52 euro al mese, vale a dire un risparmio di 270,24 euro all’anno.
CATEGORIA | RISPARMIO ANNUO IN EURO |
ACQUA | 30 € |
ENERGIA ELETTRICA | 160 € |
GAS | 135 € |
SPESA ALIMENTARE | 1.000 € |
CONTO CORRENTE | 100 € |
TELEFONIA MOBILE | 100 € |
TELEFONIA/INTERNET | 204 € |
TELEFONO FISSO | 30 € |
RC AUTO | 250 € |
MUTUO | 1.128 € |
PRESTITO PERSONALE | 270 € |
ACQUISTI | 870 € |
TOTALE RISPARMIO IN UN ANNO | 4.277 € |
Segui i nostri consigli e ti accorgerai quanto potrai risparmiare.